Cosa significa che l'Argentina è andata in bancarotta

Il default di Buenos Aires è ufficiale da stamattina: il Paese non pagherà i propri debiti. Niente interessi per i cittadini e danni per chi ha investito in fondi speculativi

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Axel Kicillof, Argentina's economy minister, steps into a room to address member of the news media after a negotiation session Wednesday July 30, 2014, at the Argentinean Consulate in New York. Argentina officials and U.S. bondholders met for the first time in hopes of preventing an Argentine default. (AP Photo/Craig Ruttle)LaPresse/AP

(Foto: LaPresse)[/caption]

Dalle 6 di questa mattina - ora italiana - l'Argentina è in default, per la seconda volta negli ultimi 13 anni e per la settima nella sua storia. Il Paese sudamericano è andato in bancarotta poiché, entro la scadenza fissata, non è stato trovato alcun accordo tra le banche argentine e i titolari degli hedge fund (ossia dei fondi speculativi) per il pagamento degli interessi ai investitori in bond che hanno aderito al concambio.

L'agenzia di rating Standard & Poor's aveva già dichiarato fallita l'Argentina ieri in serata, ufficializzando di aver rivisto in negativo la propria valutazione sul Paese, da "CCC-" a "default selettivo". Già ieri, infatti, era parsa del tutto infondata la speranza che fosse accettata una proposta di accordo fra le banche argentine e i titolati degli hedge fund, secondo cui gli istituti di credito avrebbero acquistato i bond e rimborsato interamente i fondi. Il governo di Buenos Aires però nega il default, che per definizione si ha quando i debiti non vengono pagati: l'Argentina, infatti, avrebbe effettivamente destinato il capitale dovuto,** **ma i fondi sono stati bloccati dal giudice statunitense Thomas Griesa.

Mentre il ministro argentino dell'economia, Axel Kicillof, minimizza su ciò che sta accadendo e punta il dito contro i titolari dei fondi speculativi accusandoli di "estorsione", una posizione molto più dura è stata assunta da Daniel Pollack, che si è occupato della mediazione. Secondo Pollack il default non è solo una condizione tecnica, ma avrà un impatto sui cittadini argentini che hanno aderito al concambio e che non riceveranno il pagamento degli interessi, e anche per chi ha investito in fondi speculativi, che non riceverà il pagamento garantito dalla Corte. Anche se non è possibile prevedere tutte le conseguenze, non si tratta certo di scenari positivi.